Eco-Sablons

Il 20 novembre 2024 parto per un volontariato di sei mesi in Francia, in un’associazione no-profit che si occupa di promozione sociale e di scambi internazionali tra giovani.

Sono stati mesi in cui ho avuto la possibilità di vivere in un quartiere multietnico che mi ha permesso di entrare in contatto con persone di età, culture e lingue diverse. Mi sono immersa in un contesto nuovo, un mondo associazionistico che ha lo scopo di valorizzare il più possibile l’interculturalità del suo quartiere attraverso corsi di cucina, di lingua, sfilate a tema “Moda dal mondo”, pittura di gruppo per combattere contro la discriminazione. Per la prima volta mi sono sentita parte di qualcosa in cui finalmente avrei potuto dare un mio piccolo contributo.

Da anni l’associazione porta avanti una campagna di sensibilizzazione al cambiamento climatico e alla sostenibilità attraverso i principi dell’educazione popolare, cioè l’orientamento teorico e metodologico per l’apprendimento che sostiene la formazione politica, sociale e scientifica della persona in modo tale che sia in grado di analizzare la sua realtà e cambiarla. Partendo da questi principi, abbiamo sviluppato il progetto “Eco-Sablons” con l’ideazione di diversi laboratori legati a pratiche ecosostenibili, ma anche economiche in modo tale da poter migliorare la vita delle persone del quartiere in modo sostenibile, ma non dispendioso. È emerso, infatti, che uno dei fattori per il quale alcuni gruppi sociali non riescono ad approcciarsi all’ecosostenibilità è quello economico, dimenticando pratiche come il zero-waste, che permette di riutilizzare tutto quello che si compra, dal cibo ai prodotti cosmetici o domestici, evitando gli sprechi o gli acquisti compulsivi.

Nel primo laboratorio abbiamo fabbricato il sapone per il corpo all’olio d’oliva, con ingredienti semplici, economici e facili da recuperare per un sapone fatto in casa senza difficoltà e che evita l’acquisto di ulteriori prodotti, quindi anche zero-sprechi. Al laboratorio hanno partecipato una decina di donne, di età differenti, molto entusiaste e certe di riproporlo nelle loro case.

L’interesse per queste pratiche economiche ed ecosostenibili, ci ha portato alla realizzazione di un ulteriore laboratorio in cui abbiamo fabbricato naturalmente il detersivo per i piatti e il detersivo per il bucato. Entrambi sono stati creati utilizzando prodotti semplici ed economici: il sapone di Marsiglia, il bicarbonato, i cristalli di soda e il sapone nero. Tutti ingredienti multiuso per la pulizia casalinga.

Inoltre, il progetto “Eco-Sablons” non è stato incentrato solo sulla fabbricazione di detergenti per il corpo e per la casa, ma è stato un lavoro ad ampio raggio che ha incluso due laboratori di Eco-film making e un laboratorio di patchworking.

I laboratori di Eco-film making sono stati dei momenti di riflessione su alcune strategie necessarie per poter ridurre gli sprechi durante la realizzazione di un prodotto audiovisivo; infine, il laboratorio di patchworking è stato un esempio su come riutilizzare dei vestiti usati o che non indossiamo più, dargli una nuova, originale vita.

Tutti i laboratori hanno permesso alle persone di un quartiere di periferia di imparare a riutilizzare dei materiali, a produrre dei prodotti utili nella loro quotidianità ed interrogare le loro abitudini trovandone anche un profitto economico.

Il cuore del progetto è stato quello di mostrare come l’eco sostenibilità è lontanissima dal greenwashing delle multinazionali, ma è un concetto più democratico e anticonsumistico di come appare.

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