Torna anche quest’anno il Cinema in Piazza, iniziativa estiva della Fondazione Piccolo America, nata con la prima edizione del 2014 a piazza San Cosimato.

La location, ormai simbolica, inaugura anche l’edizione 2024, dando il via alle proiezioni il primo giorno di giugno, con Il sapore della ciliegia di Abbas Kiarostami (1997), presentato da Ghali e moderato dai fratelli D’Innocenzo.

Viene raggiunta poi il 6 giugno dal Parco della Cervelletta (zona Tor Cervara), e l’8 giugno da Monte ciocci (belvedere non distante dal Vaticano).

La tripletta continua invariata ormai da alcuni anni, forte della posizione strategica delle tre location, che riescono a raccogliere pubblico in parti di Roma molto diverse tra loro. 

La programmazione è anche quest’anno molto varia. Per i più piccoli, per esempio, una serie di film Dreamworks, gli unici in lingua italiana (ma con sottotitoli in inglese, per essere sempre inclusivi).

Si ripropone, anche per questo campionato europeo, la proiezione delle partite dell’Italia, stavolta – si spera – senza mascherine.

Resiste l’attenzione ai temi sociali, dunque si trovano nel programma film quali Bar Bahar (2017), sulla storia di tre donne arabe palestinesi a Tel Aviv, e Mediterranea (2015), ispirato alla storia vera di due fratelli che decidono di lasciare il Burkina Faso per una vita migliore; ma anche il docu-film Scusa Italia, per la sensibilizzazione sulle mafie della nostra penisola. 

E ancora retrospettive (come quelle su Enzo Dalò, Jean Luc Godard, Milena Canonero, Miyazaki), ospiti internazionali del calibro di Damien Chazelle, James Franco, Edward Norton, Ari Aster, e gli italiani più affezionati tra cui Paolo Sorrentino, Luca Marinelli, Carlo Verdone e Antonio Monda.

In questa edizione verrà proiettata anche Boris, geniale serie italiana che negli ultimi anni ha vissuto una rinascita, e che sta spopolando persino tra i giovanissimi.

Infine, l’omaggio al cinema per eccellenza: presentato da Carlo Verdone, il 7 luglio a San Cosimato verrà proiettato Quarto potere, capolavoro di Orson Welles che quest’anno è tornato in sala in versione restaurata.

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